Le grandi imprese? Non hanno bisogno di finanziamenti bancari, possono attivare i loro fondi di riserva che sono superiori agli importi finanziabili garantiti in parte dallo Stato.
Per chi non lo sapesse i fondi di riserva sono quelle immobilizzazioni di utili imposti dalla legge, dallo statuto oppure dall’assemblea per assicurare la stabilità del capitale sociale di fronte alle oscillazioni dei singoli esercizi e per dotare la società di nuovi mezzi finanziari.
Le riserve, sono iscritte in bilancio come fondi, l’accantonamento delle riserve è una misura di normalizzazione con la quale le aziende cercano di ridurre le scosse dell’andamento aziendale, fronteggiare i rischi futuri e difendere l’integrità e la consistenza del capitale.
La legge fa obbligo alle società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, di creare un fondo di riserva, prelevando dagli utili di ogni esercizio una quota non inferiore al ventesimo degli utili stessi sino al raggiungimento del quinto sul capitale sociale.
Invece di sparare parole altisonanti, quello che serve alle imprese, in questo tragico momento, sono contributi a fondo perduto, al netto d’imposte o tasse di qualsiasi genere, di quanto stanno perdendo e/o perderanno.